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conoscere l'area volovelistica e le sue peculiarità

istruzioni per l'uso

La mappa della zona con gli spazi aerei e l'orografia

CARATTERISTICHE DELL’AREA DI ALZATE

Geografia e spazi aerei

L’aeroporto è subito a ridosso della pedemontana; la presenza importante di spazi aerei controllati impone che il volo veleggiato sia sostanzialmente impossibile in pianura, eccezion fatta per una fascia al confine dei primi rilievi, dove è possibile volare a quote ‘volovelistiche’ senza patemi.
E’ fondamentale quindi conoscere le quote massime realizzabili nelle diverse aree. Anche nelle zone di montagna adiacenti ad Alzate segnaliamo la presenza dei CTR di Lugano, di Locarno (con annesse due TMA che sono generalmente attive nei giorni feriali e inattive nei weekend), oltre alla presenza di zone vietate in corrispondenza –per esempio- dei parchi della Valgrande (SE di Masera). Fondamentale quindi avere informazioni, mappe e file aggiornati e concedersi il giusto tempo per studiare le caratteristiche delle zone prima di impegnarle!

Caratteristiche della massa d’aria (giornate di termica)

Ci troviamo sostanzialmente al confine fra la massa d’aria della Valle Padana, con le sue caratteristiche di umidità e a volte di stabilità soprattutto nelle prime ore del giorno, e la zona montuosa, che è sfruttabile per iniziare il volo veleggiato evitando la bonaccia mattutina della pianura. Lo sgancio sul Bolettone può quindi, già dopo poche ore di irraggiamento, consentire di agganciare le prime termiche per portarci immediatamente su montagne più alte con aria migliore. Solo nei mesi estivi, nelle giornate più calde, per partire presto può essere necessario cercare sganci più a Nord, per evitare di rimanere impantanati nella stabilità padana.

Molto interessante il fatto che Alzate si trovi al confine di tre macrozone: la pianura appunto, la zona delle Alpi Orobiche, caratterizzata spesso da una instabilità pomeridiana marcata, e la zona della Alta Valle del Ticino, dove non di rado si fa sentire la presenza del Favonio/Foehn più secco.
I voli che partono o passano da questa zona si svolgono generalmente sulle direttrici EST-OVEST: possiamo schematizzarne tre fondamentali:

  • Una di pedemontana pura, che da est a ovest appoggia sui tre aeroporti di Valbrembo/Alzate e Calcinate, con eventuali incursioni in pianura dove consentito/conveniente, di solito molto veloce ma sviluppata in una fascia di lavoro ristretta e con plafond modesti
  • Pedemontana media, che da Est passa in mezzo al Triangolo Lariano (con appoggio al monte S Primo) e ad Ovest appoggia al monte Generoso
  • Rotta di montagna: Valtellina a Est, Engadina a Nord-Est; Valle di Locarno/Centovalli più a ovest, e Valle Leventina a Nord-Ovest. Queste rotte utilizzeranno tipicamente i versanti Nord di queste valli perché meglio scaldati dal sole, ma non è raro usare anche il versante Sud.
Area di sgancio tipica (cerchio bianco)

zona monte Boletto/Bolettone. E’ un’area che lavora molto bene con situazione di termica, di solito garantisce un buon trampolino per fare quota già dalle prime ore del giorno. Tipicamente per i voli di distanza o quando la giornata è ancora agli inizi, dopo lo sgancio ci si porta a Nord (monte Palanzone 1450m e poi S. Primo 1680m) per godere di plafond un poco più alti e cominciare ad allontanarsi.

Il volo nell’area di Alzate in situazione di termica
(no vento da N o vento debole)

La mappa della zona con le principali direttrici per il volo termico
Rotta verso NE (Valtellina)

dopo avere fatto almeno 1900/2000 m al monte S Primo, ci si porta a NE verso il monte Croce (1700m) , posto subito a NW della Grigna settentrionale (2410m, di solito troppo alta per essere sfruttata subito), per fare quota e ‘saltare’ poi verso la zona del Monte Agrella (dove è opportuno arrivare almeno con 2000m), al di là della Val Sassina. Fino a questo momento, anche con un aliante Club siamo in planata su Alzate, oltre ad avere sotto di noi degli atterrabili. Da qui, se l’energia c’è, si può andare ancora ad E al Pizzo dei Tre Signori (2700), dove i valori cominciano ad essere buoni già dopo poche ore di irraggiamento e il cui lato sud lavora molto bene anche a quote ampiamente sottocresta sfruttando la dinamica. Una volta raggiunto il passo di S Marco, poco a est del Pizzo dei Tre Signori, se riusciamo a guadagnare lo spartiacque della catena montuosa siamo in planata anche su Caiolo, vicino a Sondrio. In questa fase è fondamentale stare attenti a non rimanere bassi nelle valli, dove la presenza importante di brezze e l’orografia complessa possono mettere in seria difficoltà se non ci garantiamo una via di fuga verso un atterrabile. In alternativa, se è ancora presto, dal S Primo si può fare rotta verso la Grigna Meridionale, cercare l’aggancio sul lato est della stessa e da lì partire per le Orobie interne.

Rotta verso NW (Locarno, Centovalli, Leventina)

dal S Primo si fa rotta a NW verso il monte di Tremezzo (1700m), dal quale possiamo scegliere se proseguire verso NW, sfruttando l’appoggio delle cime della zona (monte Bar, Garzirola) per poi puntare al pizzo di Claro in Svizzera (dove si può agganciare agevolmente anche a quote relativamente modeste sfruttando l’appoggio delle pendici S del monte sulla capanna Brogoldone, il tutto in sicurezza sugli aeroporti di Lodrino o Locarno), oppure dal Garzirola puntare verso Ovest con appoggi al Tamaro e poi al Limidario. In alternativa dal Tremezzo si può fare rotta a Nord verso il monte Bregagno, sfruttando poi la cresta che dal Bregagno stesso si muove verso W (Pizzo di Gino) e da lì attraversare la valle verso il Claro. Fino al Tremezzo, se stiamo sopracresta, siamo in planata su Alzate, mentre oltre il Garzirola abbiamo Locarno e Lodrino. Nel mezzo possiamo contare su Lugano come appoggio; esistono fuoricampi a Est di Porlezza, le cui condizioni però sono diventate più difficili negli ultimi anni (alberi cresciuti, presenza di bestiame e ostacoli) e che è sconsigliabile se non ben pre-analizzato.

Pedemontana Est

l’appoggio è generalmente a sud della Grigna meridionale, nella zona pian dei Resinelli/Resegone, per poi partire verso Est nelle medie Orobie o scegliendo direttamente la rotta di pedemontana pura, sfiorando il CTR di Orio ben visibile alla nostra destra. L’aeroporto di Valbrembo garantisce l’atterrabilità almeno fino a quando non superiamo Bergamo; oltre possiamo riferirci ad alcuni campi presenti a Sud del lago di Iseo. Come ultima spiaggia c’è sempre Orio al Serio!

Pedemontana Ovest:

Dal Bolettone di solito si fa tappa al Bisbino, con bella vista su Como, e poi appoggiandosi al Generoso prima e al S Giorgio poi si arriva al Campo dei Fiori. Attenzione va posta alla presenza del CTR di Lugano, da chiamarsi obbligatoriamente in caso di attraversamento. Il personale è sempre molto cortese e disponibile, ma è indispensabile chiamare per l’attraversamento per evitare possibili sanzioni (e di mettere in difficoltà chi abitualmente vola in questa zona). Una alternativa per i più timidi è aggirare il CTR, stando molto attenti alla quota massima, e presentarsi al Campo dei Fiori magari passando per la pianura o ‘circumnavigando’ il CTR. L’atterrabilità nella zona fra Alzate e Calcinate c’è, ma va studiata a terra e mai improvvisata, essendo una zona densamente abitata e coltivata.

 

La zona di Alzate con il vento in condizioni d’onda
(venti da Nord almeno di 30/40 km/h a media quota)

La mappa della zona con le principali direttrici per il volo con il vento da nord

I venti sinottici prevalenti provengono dai quadranti settentrionali/occidentali, mentre venti da SW o S sono di solito associati a giornate di pioggia. Negli ultimi anni è aumentata la frequenza dei venti dai quadranti nordorientali, che danno condizioni di aria secca e generalmente più turbolenta, ma ancora sfruttabile.

Decollare col vento

con venti sostenuti (>30 km/h) di solito si cerca l’appoggio della dinamica sul lato nord della cresta che va dal faro di Brunate al monte Boletto. Da qui si può ancora cercare di guadagnare la zona del monte Palanzone/colma di Sormano, dove spesso si genera un rotore, oppure cercare l’aggancio subito a N del Bisbino. Il punto di volta è rappresentato di solito dal monte S Primo, che con la sua cresta bene orientata da Est a Ovest e libera da ostacoli vicini sul lato Nord, ben si presta in queste situazioni di vento. Da qui, con adeguata quota, possiamo dirigere verso il Tremezzo (a volte si prende un bel rotorino a metà strada, in corrispondenza dell’isola Comacina), e proseguendo, con una riserva adeguata di quota si cerca il rotore sulla valle di Porlezza (di solito a metà strada fra Porlezza e Menaggio). Se il vento è quello giusto si può già fare la quota sufficiente per agganciare il punto strategico successivo, che è il versante N del monte Legnone; in alternativa si può andare sul versante N del Monte Bregagno e da lì o andare a W in appoggio sulla cresta e puntare sui versanti esposti al vento di Pizzo di Gino-Garzirola e poi Tamaro, oppure riportarsi in zona Legnone e utilizzare l’autostrada rappresentata dal versante Sud della Valtellina per galoppare verso Est.

Le atterrabilità

Le atterrabilità sono fondamentalmente gli aeroporti di Lugano, Locarno (o Lodrino) e Caiolo; è superfluo aggiungere che i sottoventi -in condizioni soprattutto di vento rafficato- sono notevolissimi, imprevedibili e a volte controintuitivi e a poco/nulla serve il motore (per chi ce l’ha). Alla peggio, i laghi offrono migliori garanzie di campi improvvisati dove raffiche in finale possono compromettere la buona riuscita dell’atterraggio.

cosa dicono di noi alcuni nostri ospiti famosi

Tilo Holighaus
Germania

Alzate è per me uno dei punti di partenza più belli per il volo a vela alpino. Da qui ho potuto sperimentare voli fantastici già all’inizio della primavera, molto prima dell’inizio della stagione a casa. Durante diversi campi di addestramento sportivi e impegnativi, ho volato con l’onda sul Monte Bianco, ho navigato con il vento di pendio sulla parete nord dell’Eiger o ho goduto delle termiche fino a Lienz in Austria. 

Ma anche in caso di condizioni meteorologiche avverse, è possibile vivere meravigliose esperienze di volo a vela in loco: il paesaggio con le montagne prima basse e poi rapidamente molto alte e gli impressionanti grandi laghi e valli non può essere superato in termini di varietà. Anche a terra, il campo di volo offre un ambiente meraviglioso, soprattutto grazie alla splendida ospitalità degli amici del volo a vela italiani.

Albert Kiessling
Germania

Perché Alzate? Gente simpatica, buone strutture per il campeggio, paesaggi meravigliosi, molte attrazioni per la famiglia, facile da raggiungere anche attraverso i passi del Gottardo e del Bernardino. Condizioni meteorologiche spesso buone in primavera, grazie ai venti settentrionali prevalenti in questo periodo dell’anno.
stagione. Tutte e quattro le regioni meteorologiche di cui parla Kalkreuth nel suo libro “Sailing over the Alps” sono raggiungibili da Alzate. – NW via Novena e Sempione, lungo la valle del Rodano fino all’Oberland bernese; – SW con le montagne più alte delle Alpi: Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino, Valle d’Aosta, Gran Paradiso, Monviso; – SE con voli a lunga distanza lungo la Valle dell’Adige, Adamello, Tonale, Ortles, Bolzano, Val Pusteria, Dolomiti fino al Nötsch in Austria; – NE via Maloja, Bernina, Samedan, Valle dell’Inn, Landeck, Alpi Venoste, Brennero.
Quando le condizioni meteorologiche non sono buone (base di nuvole basse): voli a medio raggio verso il Passo del Gottahard, la Valle di Cento, Domodossola, la Valle dell’Adige, Sondrio o nella Pianura Padana verso Varese, Valbrembo, le Alpi bergamasche fino al Lago di Garda. In definitiva, ci sono molte più possibilità ad Alzate che nei centri di volo a vela francesi della Provenza meridionale.

Bert Schmelzer
Belgien

uPer me Alzate è uno dei luoghi più interessanti per decollare e volare in primavera. Le possibilità sono certamente infinite. Onde, pendii, linee di convergenza e naturalmente forti termiche, il tutto nel bellissimo paesaggio del nord Italia, caratterizzato da ripide montagne, villaggi pittoreschi e famosi laghi. Dal punto di vista aeronautico, Alzate offre un eccellente punto di partenza per ampi voli di fondo. Soprattutto quando soffia il favonio settentrionale, sono possibili voli di 1.000 km. La combinazione di paesaggi mozzafiato, ospitalità generosa e cibo delizioso rende Alzate un luogo meraviglioso per iniziare la stagione di volo.

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