... sul volo a vela
– Quanto costa il brevetto?
– Quanto costa volare?
– Per volare occorre possedere l’aliante?
– E’ pericoloso?
– E’ difficile?
– Un volo quanto può essere lungo?
– Quanto pesa un aliante?
– Potrò mai avere un aliante mio?
– Posso usare un aliante per fare un viaggio?
– Come faccio a perfezionare la tecnica di pilotaggio?
– Dove si possono effettuare stage di secondo periodo?
– Quanto costano?
– Cosa sono le insegne sportive?
– A cosa servono?
– Cos’è un logger?
– Il carrello di trasporto è indispensabile?
– Quali requisiti occorrono per partecipare alle gare?
– Occorre avere l’aliante proprio?
– Monoposto o biposto?
– Esistono centri che affittano alianti?
– Cosa differenzia le varie classi degli alianti?
– Marche tedesche o marche italiane?
– Quanto costa il brevetto? (top)
Il corso completo teorico e pratico compreso delle tasse per l’esame ha un costo medio tra i 4.800 e i 5.500 euro. Il costo effettivo dipende sia dalle tariffe applicate dalle scuole, sia dal numero e tipo di voli: il corso e’ infatti sempre individuale e personalizzato secondo il giudizio dell’istruttore (che quasi sempre e’ un volontario la cui unica retribuzione consiste nella soddisfazione di far volare i propri allievi).
– Quanto costa volare? (top)
Per volare in aliante, dopo il conseguimento della licenza, e’ indispensabile iscriversi ad un club o associazione; il costo annuo, in Italia, varia da 300 a 2.750 euro, a seconda del tipo di club (taluni offrono persino piscina, tennis, aree di svago e sociali per i familiari, o una flotta di alianti di grande pregio; altri sono più spartani o sono attivi solo nei fine settimana).
– Per volare occorre possedere l’aliante? (top)
La scelta di acquistare un aliante e’ giustificata solo per chi ha una forte ambizione sportiva e desidera volare senza alcuna limitazione di tempo o disponibilità del mezzo. L’acquisto può avvenire in condivisione con uno o più soci (nessuno vola tutti i giorni!). In molti club, tuttavia, la flotta a disposizione dei soci e’ sufficiente a permettere la pratica del volo sportivo e di distanza (volo cross-country); in taluni club l’utilizzo dell’aliante si paga con prezzi nell’ordine di 8-30 euro per ogni ora di volo, in altri e’ invece compreso nella quota fissa annuale. Resta in ogni caso da pagare il lancio dell’aliante con il traino aereo, pari a circa 25-50 euro a seconda della quota di sgancio. Un pilota può volare per molte ore (anche tutta la giornata) senza ulteriori lanci. Il lancio con verricello, che ha generalmente costi inferiori, e’ poco diffuso in Italia a causa della maggiore complessità operativa.
– E’ pericoloso? (top)
Il volo con l’aliante, come tutte le attività ludiche, contiene un elemento di rischio. In particolare, il livello di rischio è estremamente variabile, e dipende unicamente dalla serietà e maturità del pilota. Il corso, e soprattutto il supporto dell’istruttore, sono mirati a formare nell’allievo la giusta mentalità per volare tutta una vita senza inconvenienti.
– E’ difficile? (top)
Imparare a pilotare l’aliante e’ alla portata di chiunque. E’ richiesto un certo impegno e lo studio di alcune materie teoriche, un po’ come per la patente auto o nautica. In seguito al conseguimento della licenza si inizia a confrontarsi con la propria capacità di giudizio, di pilotaggio e di sfruttamento delle migliori condizioni atmosferiche: si apre così un’avventura di apprendimento che dura per tutta la vita.
– Un volo quanto può essere lungo? (top)
In termini di tempo, una planata in aria calma dopo un traino a 1000 metri dura poco più di mezz’ora. Un volo veleggiato di grande soddisfazione supera le due ore, per giungere fino a 12! In termini di distanza, si possono coprire percorsi fino a varie centinaia di km, con il record mondiale che ormai ha superato i 3000 km, volati in 15 ore sulle Ande.
– Quanto pesa un aliante? (top)
I monoposto più comuni e moderni pesano a vuoto tra i 200 e i 300 kg. I biposto raggiungono un massimo di 650 kg. I vecchi alianti costruiti in legno erano in media un po’ più leggeri. La leggerezza può essere un vantaggio, ma solo quando le correnti ascensionali sono molto deboli; infatti nelle ali sono quasi sempre installati appositi serbatoi per caricare fino a 200 litri di acqua quale zavorra, consentendo di migliorare le qualità di planata alle velocità medio-alte. Tale zavorra viene scaricata dal pilota agendo su un apposito comando, almeno qualche minuto prima dell’atterraggio; questa è l’origine della scia che talvolta si vede dietro un aliante prossimo all’atterraggio.
– Potrò mai avere un aliante mio? (top)
L’acquisto di un aliante va fatto affidandosi ai consigli dei piloti più esperti, solo dopo aver compreso quali siano le proprie reali esigenze ed aspirazioni. Taluni modelli reperibili sull’usato uniscono costi accettabili ad un’eccezionale tenuta della propria quotazione, rendendo l’acquisto una decisione oculata e dalla quale si può uscire senza perdite. A partire dai primi Anni ’70 gli alianti sono costruiti in fibre di vetro e carbonio, con vantaggio per le prestazioni e una durata quasi eterna; i loro prezzi variano tra 8000 e 50000 euro.
– Posso usare un aliante per fare un viaggio? (top)
Un aliante nasce per fare il volo veleggiato quale attività sportiva o ricreativa; d’altro canto, si tratta anche di un mezzo pienamente certificato dalle autorità dell’Aviazione Civile, e come tale ha diritto di accesso in tutti gli aeroporti.
Non è inusuale scegliere di compiere un volo di distanza in linea retta, atterrando in un luogo remoto, invece di un percorso basato su alcuni punti di virata che si concluda sullo stesso luogo del decollo. Si tratta anzi di un’avventura in più, che però richiede molta competenza da parte del pilota, e un’attenta pianificazione. Va detto che, pur con i notevoli progressi della meteorologia, permane una componente di incertezza che non può rendere l’aliante un mezzo di trasporto pratico per fare dei trasferimenti. Taluni alianti, dotati di motore ausiliario retrattile, si adattano abbastanza bene anche a dei viaggi volovelistici (ma l’assenza di bagagliaio promette un’avventura molto spartana).
L’aliante biposto, è adatto a portare amici e parenti solo per dei brevi assaggi di volo silenzioso; molto meglio usarlo per condividere ed assimilare l’esperienza dei piloti migliori.
– Come faccio a perfezionare la tecnica di pilotaggio? (top)
Richiedendo ad uno o più istruttori di fare dei voli in biposto, mirati a comprendere meglio le manovre o le situazioni che generano incertezza.
– Dove si possono effettuare stage di secondo periodo? (top)
L’Aero Club Centrale di Volo a Vela, con sede a Rieti, e’ specializzato nel fornire questo tipo istruzione al veleggiamento di livello superiore e avanzato. L’attività e’ principalmente concentrata nella stagione estiva, da giugno a settembre. Altri club, specie quelli della fascia Alpina e Prealpina, spesso organizzano corsi avanzati e stage nei mesi da gennaio a maggio.
– Quanto costano? (top)
I prezzi variano indicativamente da 800 a 1200 euro. Spesso sono previste agevolazioni per chi ha meno di 25 anni. Informazioni più specifiche ed esatte sono disponibili tramite le segreterie dei club.
– Cosa sono le insegne sportive? (top)
Alle origini, la licenza di pilota d’aliante era denominata “brevetto C”; la Federazione Aeronautica Internazionale rilascia un distintivo detto “C d’Argento” al pilota che dimostra la propria maturità sportiva rimanendo in volo veleggiato per almeno 5 ore, percorrendo almeno 50 km di distanza e compiendo un guadagno di quota di 1000 metri. Il distintivo “C d’Oro” richiede un volo di almeno 300 km e un guadagno di quota di 3000 metri; si completa il distintivo con gli eventuali “Diamanti” per un volo di oltre 500 km e una quota di 5000 metri.
Tali voli devono svolgersi secondo procedure standard di controllo che garantiscono la validità sportiva e la veridicità della prova.
– A cosa servono? (top)
Le insegne sportive sono un potente stimolo di motivazione per i piloti, grazie alla loro inconfutabile dimostrazione di competenza volovelistica. Oltre a quelle già citate, e che rappresentano delle sfide impegnative, esistono altri obiettivi quali i diplomi FAI per voli di 1000 e 2000 km.
– Cos’è un logger? (top)
Un apparecchio elettronico che incorpora un ricevitore GPS, un sensore di quota altimetrica e una memoria di dati, atto a registrare continuamente la posizione e la quota dell’aliante sul quale è installato. Costruito secondo precise regole di omologazione dettate dalla FAI, e sigillato per rendere impossibile ogni manomissione, il Secure Flight Recorder (detto “Logger”) permette di certificare l’effettiva riuscita di un volo sportivo, di gara o di record.
Alla fine del volo i dati vengono riversati su computer tramite un cavetto, e il file risultante (che porta l’estensione *.igc) può essere visualizzato il forma grafica con l’ausilio di molti programmi specifici (es. SeeYou o il gratuito Coutraci) e/o inviato via Internet ai siti delle “gare decentrate”.
– Il carrello di trasporto è indispensabile? (top)
Sostanzialmente sì. Esso, se con struttura chiusa, agisce infatti da perfetto ricovero per l’aliante nei momenti di inutilizzo, proteggendolo dal sole e dalle intemperie. Un carrello di buona qualità rende più rapido e meno faticoso il montaggio e smontaggio dell’aliante, tanto che la maggioranza dei piloti effettua queste operazioni per ogni giornata di volo, impiegando un tempo compreso tra i dieci e i venti minuti.
Il carrello deve essere omologato per circolare in Italia, sottoposto a revisione come ogni veicolo, e quando circola deve essere applicata l’apposita targa ripetitrice gialla che riporta la targa dell’auto. Il trasporto su strada è del tutto rispondente alle norme del Codice della Strada e, se il peso totale dell’auto e del rimorchio a pieno carico non supera le 3,5 t non è richiesta l’estensione “E” della patente auto.
– Quali requisiti occorrono per partecipare alle gare? (top)
Il pilota deve aver conseguito il “C d’Argento” o dimostrare un pari livello d’esperienza. Da quest’anno la Commissione Sportiva ha introdotto anche il requisito minimo di 150 ore totali di volo. E’ comunque richiesta soprattutto la dichiarazione di un pilota esperto che attesti l’adeguato livello di esperienza del pilota esordiente.
– Occorre avere l’aliante proprio? (top)
E’ di solito possibile ottenere in prestito un aliante del proprio club, o del Club Centrale di Volo a Vela, ma e’ indispensabile prendere accordi con largo anticipo (ideale farlo durante l’inverno).
– Monoposto o biposto? (top)
Un pilota che vuole perfezionarsi nel volo veleggiato farà bene a scegliere un aliante monoposto. I biposto hanno un costo molto più elevato a parità di prestazioni, sono più impegnativi nella movimentazione al suolo, occupano più spazio (costoso) in hangar, sono molto più faticosi da montare e smontare. Un gruppo di 4 o più piloti potrebbe invece condividere con soddisfazione un buon biposto, pur con le limitazioni di cui
– Esistono centri che affittano alianti? (top)
Il noleggio degli alianti da enti commerciali e’ una pratica ancora poco diffusa. Con l’aiuto di Internet si trovano alcune società di servizi, o privati cittadini, che offrono in prestito alianti di ogni prezzo su base settimanale; la sede e’ di solito la Germania. Alcuni costruttori tedeschi offrono il noleggio quale opportunità per piloti di provata e larga esperienza.
– Cosa differenzia le varie classi degli alianti? (top)
In base all’apertura alare, e alla presenza di certi dispositivi aerodinamici, gli alianti si dividono, ai fini competitivi, nella:
– Classe Standard: 15 metri di apertura massima, senza flap, monoposto;
– Classe 15 Metri “Corsa”: come sopra, ma con flap;
– Classe 18 Metri: 18 metri di apertura massima, flap ammessi ma non obbligatori;
– Classe Libera: unica limitazione il peso massimo al decollo pari a 750 kg per gli alianti e 850 kg per i motoalianti; ammessi anche i biposto;
– Classe Club: riservata ad alcuni alianti non più competitivi nelle altre classi, secondo un elenco aggiornato annualmente a cura della Commissione Sportiva (ogni nazione ha regole leggermente diverse, indicativamente sono alianti di classe Standard prodotti tra il 1960 e il 1983); di solito è proibito l’uso della zavorra scaricabile (acqua nelle ali).
– FAI 13.5: recentemente sta prendendo piede anche una nuova categoria di alianti da 13.5 metri di apertura dotati di un motore elettrico ausiliario.
– Marche tedesche o marche italiane? (top)
La legge permette di pilotare alianti immatricolati in qualunque Paese membro della UE. Per taluni mezzi, per i quali non e’ mai stata richiesta l’omologazione di tipo italiana, l’immatricolazione in Germania permette di non affrontare un dispendioso iter burocratico.
Acquistando un aliante correntemente registrato in Germania, non e’ indispensabile provvedere all’immatricolazione italiana, purchà© il proprietario sia persona fisica. Come ogni mezzo, l’aliante e’ soggetto a periodiche visite tecniche di rinnovo del “Certificato di Navigabilità ”; ciò dovrà quindi avvenire a cura di un tecnico abilitato dal Registro Aeronautico Tedesco: e’ pratica comune, per alcuni di essi, il recarsi periodicamente in Italia per svolgere le revisioni.